Re-imparare a orientarsi
Stai per leggere Fare Cura, il nostro spazio bisettimanale per rispondere al desiderio di stare nel nostro tempo, mettendo nei nostri corpi ciò che pensiamo, speriamo e in cui crediamo.
di Valentina Barletta
disegni di Angela Zurlo
Re-imparare a orientarsi.
“Mettere me nel bosco con tremore nel faccia a faccia col mistero dello stare soli nel bosco. Mettere la vita di me dentro il bosco in leggero pericolare per davvero essere parte. Portare questo me respirante tra respiranti piante da cui questo respiro viene. Prendere questo bene. Reggere tutto il bosco sulla testa per adorazione. Cosa è qui che tace così forte e che tacendo investe la persona e la doma e la persona inginocchiata poggia la fronte su tutto il fresco della foresta e dalla testa esce il dolorante fragore”. Mariangela Gualtieri da Ruvido Umano/Selvatico Sacro.
La biografia di Valentina è alla fine di questo testo, insieme ai riferimenti bibliografici e ad alcuni consigli. Fare Cura è un progetto di Poster. Se non lo hai ancora fatto ti consigliamo di iscriverti a questa e le altre nostre newsletter che ti interessano.
Organi vestigiali.
Pare che un tempo l'essere umano utilizzasse strutture corporeo come il coccige e i denti del giudizio come strumento sia di sopravvivenza sia di orientamento sociale: annusare i ferormoni, orientare le orecchie ma anche gonfiare la pelliccia attraverso il bulbo pilifero. Questi organi detti vestigiali perché in disuso, avevano quindi la funzione di metterci in relazione con il mondo.
Le popolazioni nomadi si spostavano utilizzando il loro sapere antico, le risorse neurobiologiche per attraversare il deserto, tracciare i loro percorsi muovendosi tra le dune e nei territori più aridi, con una certa agilità. Anche le migrazioni delle balene o degli stormi raccontano di un sistema di orientamento spaziale all'altezza del più sensibile GPS.
Orientarsi nello spazio e nel tempo.
Nell'uomo pare che l'area del cervello impegnata nel senso di orientamento sia l'ippocampo che partecipa alle funzioni cognitive superiori della memoria, attenzione e appunto orientamento. L'ippocampo fa parte di un insieme di strutture antiche da un punto di vista filogenetico. Insieme alla corteccia cingolata, corteccia olfattiva e amigdala costituisce il sistema limbico che é deputato alla elaborazione delle reazioni emotive e risposte comportamentali, apprendimento e meccanismi di motivazione e ricompensa. Queste strutture avrebbero un ruolo centrale anche nella “memoria olfattiva” e cioè quella sensazione che tutti abbiamo provato di rievocazione di un ricordo e della sua sensazione emotiva, attraverso la stimolazione odorosa, La madeleine di Proust. Quindi non vi è dubbio che i circuiti deputati alla memoria, all'orientamento ed alle emozione siano interconnessi. Sembrerebbe esistere anche una specifica area deputata alla funzione di GPS e che l'orientamento sia inoltre allenabile.
Il terzo asse.
Nell'esame obiettivo neuro-cognitivo scriviamo “orientato nel tempo e nello spazio”: il/la paziente ha una corretta cognizione dello spazio e del tempo. Ma si parla anche di un terzo asse di orientamento che è quello rivolti al sé; conoscenza, cura e consapevolezza del sé. Luigina Mortari, pedagogista e docente universitaria, nel suo saggio Aver cura di sé, cerca le ragioni filosofiche di questo processo essenziale all'essere umano e scrive: «Comprendere se stessi per trovare il giusto orientamento dell'esserci (...) la cura dell'anima trova ragione ontogenetica nella necessità di cercare quell'orientamento dell'esistere necessario a disegnare il senso del tempo della vita».
Orientamento.
L'orientamento è un processo cognitivo, che utilizza elementi di un sapere collettivo, in parte ereditato e conservato nella memoria delle nostre cellule; in parte si acquisisce nei primi anni di crescita, per poi arricchirsi nell'intero svolgersi della nostra vita. Utilizziamo punti cardinali e interpretiamo segni per cerchiare la nostra direzione, un vettore. Questa ricerca si fa corpo nell'esperienza. E' un processo temporale e spaziale, ma trova concretezza anche in una dimensione intima, nella relazione sia con sé sia con gli altri. Sempre Luigina Mortari citando i testi della filosofa Edith Stein scrive: «L'essenza del nostro essere è quello di mancare: mancare di forma definita e dunque di una direzione dell'essere già guadagnata, ed è questa mancanza che ci obbliga alla cura di sé, per cercare di dare forma al proprio tempo (…) nulla si perde ciò che è passato non passa mai, resta presente e agisce perché ciò che è accaduto ci ha strutturati».
A.I.
Pensiamo al mondo animale: alla vita in branco o alla sopravvivenza nel bosco degli animali solitari, oppure all'incredibile organizzazione dei banchi di pesci e degli stormi. Peccato che noi “mammiferi di razza umana” nel nostro successo evoluzionistico abbiamo smarrito la capacità di annusare i ferormoni degli altri; che la nostra coda e le nostre orecchie abbiano perso quella mobilità che ci aiutava a comprendere l'altro o a mandargli segnali; peccato che si sia perso il senso dei muscoli orripilatori, di cui ci resta solo una piccola traccia quando ci viene la pelle d'oca. Peccato, poi penso ma che ce ne faremmo in un'epoca in cui si interagisce col mondo attraverso uno schermo: ci scegliamo con le dating app, ci amiamo e litighiamo sulla chat e ci muoviamo solo con il GPS anche a due isolati da casa. Se è vero, facendo lo sforzo di astenerci dal giudizio, che da un punto di vista evoluzionistico abbiamo meno bisogno della memoria e del senso dell'orientamento spaziale e temporale, perché abbiamo inventato sistemi di gestione esterna per occuparcene, mi domando quanto questo processo interiore di orientamento e cura tramite la conoscenza, possa o no essere affidato ad una intelligenza artificiale.
Vocazione di perdersi.
Nel suo Vocazione di perdersi, piccolo saggio su come le vie trovano i viandanti, Franco Michieli, geografo ed esploratore scrive dell'opportunità offerta dall'imprevisto, dallo sconosciuto. La rivoluzione di abbandonare la strada conosciuta, per esplorare un altro modo di muoversi nel mondo e re-imparare a orientarsi. Edith Stein, affermava che la conoscenza profonda del sé ci permette di riconoscere la ragione del nostro essere; discriminare l'essenziale e e seguire “l'ordine del cuore”; scegliere il tempo e lo spazio a noi congeniali cioè “adeguati per esistere”, per muoversi con libertà.
Vocazione alla libertà.
Valentina Barletta è anche su Instagram
Sono un medico, mi sono specializzata in fisiatria a Napoli, dove sono cresciuta negli anni novanta. Da sempre studio e metto in pratica le discipline orientali di cura, lo shiatsu, le ginnastiche mediche cinesi e l'agopuntura. Con la mia amica-sorella Laura abbiamo fondato Chef Gomasio, cominciando a cucinare nelle case dei napoletani, per qualche ristorante, ai concerti, agli eventi e nelle occasioni speciali. Poi abbiamo aperto un piccolo locale a Milano, nel frattempo ho lavorato come insegnante di cucina per Slow Food, e per l'Alleanza dei Cuochi.
Negli ultimi anni ho focalizzato la mia attenzione sulle “pratiche somatiche” partecipando a gruppi di ricerca e laboratori su ascolto e movimento in natura, a pratiche di yoga e meditazione. Nel mio lavoro quotidiano, in un reparto di neuro-riabilitazione, cerco di portare questo studio e queste esperienze.
Fare cura nasce dal bisogno di sentirmi a casa e di raccontare questo spazio ritrovato; esplorare insieme le pratiche di salute e di cura, come azione politica per vivere e condividere le nostre esperienze, i nostri amori, le nostre famiglie. Questo è uno spazio di riflessione e di spunti pratici, consigli di lettura, esplorazioni e pratiche quotidiane per prenderci cura di noi stessi e della collettività.
Libri, podcast e testi citati
Mariangela Gualtieri, Ruvido Umano, Einaudi 2024
Franco Michieli, Vocazione di perdersi, Ediciclo 2021
Luigina Mortari, Aver cura di sé, Raffaello Cortina editore 2019
Edith Stein, Essere finito ed essere eterno, Città Nuova 1999
Podcast:
Parla di relazioni Il cuore scoperto, il podcast in versione italiana di un lavoro giornalistico francese Le coeur sur la table di Victoire Tuaillon, prodotto da Binge Audio nel 2021.
Realizzato da storielibere.fm, prodotto dall’Associazione Vanvera, collettivo di donne che si interessano di questioni di genere e transfemministe, con il sostegno di Lush, Institut Français Italia e di 109 persone tramite crowdfunding su Produzioni dal basso.
Me ne sono innamorata al primo minuto di ascolto, lo trovate su Spotify.
Eventi:
A Napoli, il 30 Novembre dalle ore 10:00 ci sarà una giornata di formazione, rete, parola e ascolto organizzato da Esagerat3, gruppo di lavoro transfemminista. L’evento di terrà alla Fondazione Quartieri Spagnoli FOQUS, via Portacarrese a Montecalvario, 69
Per informazioni puoi scrivere a @possibile_Napoli.A Milano da Pirelli Hangar Bicocca, fino al 12 gennaio 2025, trovate la mostra antologica A seed under our tongue dedicata a Saodat Ismailova, artista contemporanea uzbeka, che riflette sulla relazione col tempo e la natura, raccontando attraverso la memoria collettiva e saperi ancestrali, con una incredibile sensibilità rivolta alle origini.
Nella navata centrale troverete fino al 2 febbraio 2025 le Macchine non produttive di Jean Tingeuly; Ingranaggi, oggetti di recupero e rumori. Un percorso espositivo tra gioco poesia e riflessioni politiche.
Adatta anche ai più piccoli.
Spazi di cura e ricerca:
NAPOLI
Per gli appassionati di ceramica: Thecircleobject: Pottery Studio and Ceramic Atelier, propone corsi di tornio. Si trovano in via Tasso 121A, Napoli e trovi tutte le informazioni per i corsi invernali sul loro sito.
Da Minimo_coffee_workspace, in Vico II Quercia, il 30 Novembre alle 17:30 si terrà un Laboratorio di collage guidato da Nunzia Caronte esperta di shiatsu, counceling e art therapy.
Per partecipare e avere informazioni, contatta il numero +39 3483032178.
MILANO
Sabato 30 Novembre e domenica 1 Dicembre, da LachesiLab in via Porpora 43/47 Milano, potete prendere parte ad un laboratorio di cura attraverso la pratica somatica: Corpo Mondo a cura di Cinzia Delorenzi, per partecipare o avere informazioni, scrivere a info@teatrodellemoire.it
A Milano il 1 Dicembre al Centered Yoga Studio il seminario di Yoga&Sound di Stella Ziggiotti e Andrea Votto
Per informazioni potete contattare Centered Yoga Studio di Francesca Petrilli a info@centeredyogastudioUn’interessante iniziativa con Marta Lucchini: Laboratorio di Movimento a partire da principi ed elementi di Danza Sensibile ® da Spazio Scimmie Nude.
È possibile iscriversi anche solo ad una parte degli appuntamenti:
Domenica dalle 10:00 alle 16:00, parte I; 15 Dicembre e 19 Gennaioparte II: 16 Febbraio e 16 Marzo
Outdoor 11 Maggio
Per informazioni puoi scrivere a info@scimmienude.com